Libri che raccontano donne che hanno fatto la Storia

di Redazione Il Libraio | 13.10.2020

Invisibili: da sempre le donne sono state ignorate da una Storia che è stata raccontata e tramandata attraverso lo sguardo maschile. Eppure, di personalità femminili del nostro passato (e del nostro presente) ce ne sarebbero moltissime da approfondire. Per questo abbiamo pensato a una breve selezione di libri dedicata alle donne che hanno fatto la storia, in cui trovano spazio figure più conosciute, come Frida Kahlo, e altre meno note, come Fernanda Wittgens, Nancy Wake, Gerda Taro, Angela Raubal, Frieda von Richthofen e molte altre...


Invisibili: da sempre le donne sono state ignorate da una Storia che è stata raccontata e tramandata solo attraverso lo sguardo maschile. Esiste un vero e proprio vuoto di informazioni (e di dati, come fa notare Caroline Criado Perez nel saggio Invisibili, edito da Einaudi) sul ruolo delle donne, ma è irragionevole continuare a credere che siano state per davvero marginali.

Ancora oggi, in qualsiasi campo, da quello letterario a quello filosofico, passando per quello scientifico e medico, senza contare quello artistico e cinematografico, i nomi femminili sono in molti casi assenti, o comunque inferiori rispetto a quelli degli uomini. E non perché non ci siano, ma perché non vengono comunicati. Si tratta del gender data gap, ovvero della mancanza di dati di genere: un problema che continua a relegare le donne a essere considerate “il secondo sesso“, per dirla con Simone De Beauvoir.

Eppure, di personalità femminili del nostro passato (e del nostro presente) ce ne sarebbero moltissime da approfondire. E in qualche modo adesso, grazie alle battaglie dei movimenti femministi, si sta diffondendo più attenzione alla loro presenza.

Per questo abbiamo pensato a una breve selezione di libri (che non ha la pretesa di essere esaustiva e in cui i titoli non sono posti in ordine di importanza) dedicati alle donne che hanno fatto la storia, ma che in tanti casi non vengono ricordate.

Un percorso in cui trovano spazio figure più conosciute, come Frida Kahlo, e altre meno note, la cui vita farà venire voglia di andare a scoprire tutte quelle voci che sono state messe a tacere per troppo tempo.

L’allodola, Giovanna Ginex e Rosangela Percoco

L'ALLODOLA

L’allodola. Così chiamavano Fernanda Wittgens, per la sua grandezza discreta. Nata nel 1903 da una famiglia di origine austro-ungherese, Fernanda è stata la prima donna a ricoprire un ruolo di direttrice della Pinacoteca di Brera. Il suo animo indomito e tenace è stato raccontato nel libro L’allodola (Salani) di Giovanna Ginex e Rosangela Percoco, un omaggio una figura che si è battuta non solo per tutelare l’arte, ma anche per salvare la vita di tanti ebrei durante il secondo conflitto mondiale. L’arresto per antifascismo e la condanna a quattro anni di carcere non soffocano il suo coraggio. Anzi, al termine della guerra raccoglie le sue forze per ricostruire dalle macerie la Pinacoteca e renderla un ‘museo viventeʼ, punto di riferimento per la cultura internazionale.

Liberazione, Imogen Kealey

liberazione Imogen kealey

Chi era Nancy Wake? Leggenda della Seconda guerra mondiale e donna più decorata del conflitto, conosciuta come “The White Mouse”, è una figura affascinante che ha fatto molto parlare di sé: combattente coraggiosa, ombra quasi invisibile, spia più ricercata della Gestapo, amante tenera e affettuosa. Liberazione (Longanesi, traduzione di Katia Bagnoli) è un thriller storico incentrato sulla sua vita, sulle sue lotte e sul suo disperato tentativo di salvare l’uomo che amava, vendicandosi senza alcuna pietà di chi le aveva fatto del male. Del romanzo – firmato da Imogen Kealey, pseudonimo dietro il quale si celano Darby Kealey, scrittore e produttore di Los Angeles, e Imogen Robertson, scrittrice acclamata e coautrice bestseller con Wilbur Smith – è in arrivo anche un film prodotto e interpretato dall’attrice premio Oscar Anne Hathaway.

La passione di Frida, Caroline Bernard

La passione di Frida, Caroline Bernard

Artista tormentata e inconfondibile è Frida Kahlo, simbolo femminile del coraggio, della forza, della resilienza e della libertà. Caroline Bernard le dedica un libro La passione di Frida (TRE60), in cui racconta il terribile incidente che sconvolse tragicamente la vita della pittrice messicana, il suo amore sofferto per Diego Rivera, il suo ingresso nel mondo artistico e politico dell’epoca, e la sua condizione di donna in un ambiente ancora dominato dai maschi.

La ragazza con la Leica, Helena Janeczek

la ragazza con la leica

Ragazza ribelle, appassionata e libera: Gerda Taro, la prima fotografa caduta su un campo di battaglia a ventisette anni, è celebrata come eroina antifascista. La ragazza con la Leica (Guanda) di Helena Janeczek (che con questo volume ha vinto nel 2018 il premio Strega) racconta la vita di questa giovane, il suo amore con Robert Capa, l’avventura di fotografare e la gioia di vivere nella Parigi degli anni Trenta.

L’angelo di Monaco, Fabiano Massimi

l'angelo di monaco

A Monaco, in un appartamento signorile di Prinzregentenplatz, nel settembre 1931, viene ritrovato il cadavere della ventiduenne Angela Raubal, detta Geli. Accanto al suo corpo, una rivoltella. Tutto farebbe pensare a un suicidio, non fosse che Geli non è una ragazza qualunque: il suo tutore legale è “zio Alf”, noto al resto della Germania come Adolf Hitler. Nel romanzo L’angelo di Monaco (Longanesi), Fabiano Massimi descrive un paese all’alba del nazismo, costruendo un thriller in equilibrio tra realtà storica e finzione: un viaggio all’inseguimento di uno scampolo di verità in grado di restituire dignità alla prima, vera vittima della propaganda nazista: la giovane e innocente Geli Raubal.

Frieda, Annabel Abbs

frieda abbs

Inizia a Nottingham, nel 1912, Frieda (Einaudi, traduzione di Federica Aceto), romanzo ispirato alla figura di Frieda von Richthofen, la vera Lady Chatterley di D. H. Lawrence. L’autrice, Annabel Abbs, traccia il ritratto di una donna forte, indipendente e brillante. Ma prigioniera in un’esistenza mediocre e piatta, intrappolata in un matrimonio ormai finito e in un ambiente che non rispecchia il suo animo libero e bohémien. Vorrebbe fuggire da quel mondo, ma il legame con i suoi tre figli è una catena che non ha il coraggio di spezzare. Quello che non sa è che l’incontro casuale con un giovane poeta dai capelli rossi è destinato a cambiare il corso della sua vita. E della letteratura.

Frieda, Christophe Palomar

frieda_palomar

E che la storia di questa donna sia ricca di elementi romanzeschi e irresistibili, è testimoniato dalle tante produzioni che sono fiorite attorno alla sua figura. Un altro esempio è il romanzo di Christophe Palomar (pubblicato da Ponte alle Grazie), un affresco ambientato tra il declino della Belle Époque, i vorticosi anni Venti e il crollo del nazifascismo, che si incentra sempre sulla vita della musa di D.H. Lawrence.

L’architettrice, Melania G. Mazzucco

l'architettrice

Con L’architettrice (Einaudi) Melania Mazzucco regala ai lettori il ritratto di una straordinaria donna del Seicento: Plautilla, la prima architettrice della storia moderna. Mentre racconta fasti, intrighi, violenze e miserie della Roma dei papi, e il fervore di un secolo insieme bigotto e libertino, la scrittrice traccia la vita di un’artista misteriosa, abilissima a non far parlare di sé e a celare audacia e sogni per poter realizzare l’impresa in grado di riscattare una vita intera.

Di questo amore non si deve sapere, Ritanna Armeni

di questo amore non si deve sapere

Donna attraente, magnetica e vitale, pianista eccellente, poliglotta, rivoluzionaria, impegnata nella lotta per i diritti delle donne, sostenitrice del libero amore, madre di cinque figli e moglie di un ricchissimo industriale russo: è Inessa Armand, votata anima e corpo alla causa bolscevica. Nessuno era in grado di resisterle, nemmeno Lenin, di cui fu l’amante oltre che la sua più fidata collaboratrice. Nel volume Di questo amore non si deve sapere (TEA) la scrittrice e giornalista Ritanna Armeni ci restituisce l’immagine di una donna inquieta e non catalogabile, piena di contraddizioni eppure integra nelle sue passioni, capace di amare perché libera, rivoluzionaria nel privato e nel politico.

Sei donne che hanno cambiato il mondo. Le grandi scienziate della fisica del XX secolo, Gabriella Greison

Sei donne che hanno cambiato il mondo. Le grandi scienziate della fisica del XX secolo

Marie Curie, Lise Meitner, Emmy Noether, Rosalind Franklin, Hedy Lamarr (1914-2000) e Mileva Marić (1875-1948): le sei eroine raccontate da Gabriella Greison in Sei donne che hanno cambiato il mondo (Bollati Boringhieri) hanno compiuto una rivoluzione enorme, aprendo la strada della scienza alle altre donne che sono venute dopo di loro. Con le loro doti straordinarie, sono riuscite a farsi largo in un mondo apertamente ostile, fatto di soli uomini. Dietro di loro sempre più donne si appassionano alla scienza, e un domani, in numero sempre maggiore, saranno libere di regalarci il frutto delle loro brillanti intelligenze.

 

nota: l’articolo è stato aggiornato in data 13/10/2020

Fonte: www.illibraio.it


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