"Una perfetta felicità", il nuovo romanzo di James Salter (l'autore di "Tutto quel che è vita") racconta una generazione che scopre i limiti della propria felicità e prova la tentazione di distruggerla
Per Bret Easton Ellis, Una perfetta felicità (Guanda), il nuovo romanzo di James Salter (autore di Tutto quel che è vita) “ha la miglior prosa che abbia letto negli ultimi anni”. Non solo: per l’autore di Meno di zero e American Psycho, Salter “è l’ultimo grande scrittore letterario d’America”.
Ma cosa racconta questo nuovo libro dello scrittore classe ’25, che vive tra New York e il Colorado? La trama ci porta in una grande casa vittoriana sulle rive dell’Hudson, dove tra possenti scenari naturali e le lusinghe di New York, Viri e Nedra conducono un’esistenza che sfiora la perfezione: due figlie da iniziare ai piaceri della vita, una cerchia di amici interessanti, cene raffinate, bei libri, buona musica, un cucciolo festoso, il fuoco nel camino, giornate passate a pattinare sul fiume gelato o a prendere il sole.
Tutto, all’interno di quel microcosmo, è studiato nei minimi particolari, accogliente, rassicurante, eppure più fragile di quanto appaia, inadeguato a reggere l’urto degli anni, della noia, delle ambizioni frustrate.
Nedra preferisce viversi come una donna “vera, felice e generosa” piuttosto che amareggiata ma fedele, Viri è un buon padre che non sa rassegnarsi a essere solo un uomo virtuoso e non possiede la spietatezza per perseguire il successo. Sulla superficie di un matrimonio felice si aprono crepe sottili: un’altra vita, segreta, preme per venire allo scoperto, e per ciascuno la posta in gioco è la conquista di sé.
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Fonte: www.illibraio.it