Le saghe familiari continuano a essere protagoniste in libreria anche nel 2022. Romanzi che raccontano di dinastie italiane o straniere, ma anche la storia di famiglie immaginarie. Narrazioni travolgenti e capaci di farci viaggiare (anche se solo con la fantasia) nel tempo e nello spazio. Vi proponiamo quindi una selezione (che non ha la pretesa di essere esaustiva, e i cui titoli non sono proposti in ordine di importanza) di alcune le più appassionanti nuove saghe familiari in cui immergersi quest'anno
Quello delle saghe familiari è un genere letterario che si concentra sulla vita e sulle azioni di una famiglia, seguendone le vicissitudini di generazione in generazione e raccontando il modo in cui i suoi membri sono legati gli uni agli altri da scelte, tradizioni e destini personali.
Un insieme di storie che negli ultimi anni è rifiorito e ha trovato una calorosa accoglienza da parte di lettori e lettrici, dando vita a casi editoriali come I Leoni di Sicilia (Editrice Nord) di Stefania Auci (protagonista anche con il seguito, L’Inverno dei Leoni), La casa sull’argine di Daniela Raimondi, Quando le montagne cantano (Editrice Nord, traduzione di Francesca Toticchi) di Nguyễn Phan Quế Mai e, ancora prima, Patria (Guanda, traduzione di Bruno Arpaia) di Fernando Aramburu o Caffè amaro (Feltrinelli) di Simonetta Agnello Hornby, per citarne solo alcune.
Anche nel 2022 sono numerose le nuove saghe familiari che si soffermano sulle vicende di dinastie italiane o straniere, reali o inventate, tutte a modo loro travolgenti e capaci di farci viaggiare (anche se solo con la fantasia) tanto nel tempo quanto nello spazio.
Ecco quindi di seguito una selezione – che non ha la pretesa di essere esaustiva e i cui titoli non sono proposti in ordine di importanza – di alcune fra le più appassionanti saghe familiari pubblicate nel 2022, o la cui uscita è prevista entro qualche mese in libreria…
Al di qua del fiume
Al tramonto dell’Ottocento, grazie all’ambizioso progetto della famiglia Crespi, sulle sponde del fiume Adda nasce il villaggio operaio di Crespi d’Adda, oggi patrimonio mondiale dell’UNESCO. In Al di qua del fiume (Editrice Nord), Alessandra Selmi ne riscostruisce la vicende dando vita a una saga familiare di ampio respiro, che racconta 50 anni di storia italiana. Questo intreccio di destini di imprenditori coraggiosi e famiglie operaie, infatti, mette insieme drammi, misteri, vendette e amori in un emozionante affresco che arriva fino all’avvento del Fascismo, quando il villaggio Crespi, come il resto del mondo, non sarà più lo stesso.
Come tigri nella neve
Come tigri nella neve (Editrice Nord, traduzione di Emanuela Damiani) di Juhea Kim ci porta a Seul, nel 1918. Alla morte del padre, Jung-ho non ha infatti altra scelta che lasciare il suo villaggio di cacciatori e tentare la sorte nella capitale, ingrossando le fila dei giovani randagi che sopravvivono fra sotterfugi e piccoli furti. Eppure, gli basta posare lo sguardo su Jade per capire di voler diventare un uomo degno di lei, senza sapere quali prove abbia già dovuto affrontare la famiglia della giovane e come cambierà la sua stessa vita quando, per avere successo, Jung-ho sarà costretto ad avere a che fare con la malavita e la politica.
I canti d’amore di Wood Place
Ne I canti d’amore di Wood Place (Guanda, traduzione di Alba Bariffi) di Honorée Fanonne Jeffers una protagonista nera di nome Ailey racconta la sua vicenda con la potenza del mito: la giovane afroamericana rinuncia infatti agli studi in medicina per intraprendere degli studi storici, che la portano a compiere un viaggio nel passato della sua famiglia, un incrocio di nativi americani, neri schiavi, neri liberati, padroni bianchi e bianchi poveri, al termine del quale imparerà ad accettarne tutta l’eredità. Un’eredità di oppressione e resistenza, schiavitù e indipendenza, crudeltà e resilienza che è la storia – e il canto – dell’America stessa.
Fantasmi di famiglia
Fantasmi di famiglia di Maisy Card (traduzione di Clara Nubile) segna un doppio debutto: quello della scrittrice giamaicana e quello della collana di narrativa Finzioni di Edizioni Tlon. Vincitore di un American Book Award, il romanzo esplora la storia coloniale giamaicana per svelare il doloroso passato di una famiglia. L’autrice narra infatti dei Paisley, giamaicani emigrati negli Stati Uniti, attraverso due secoli e otto generazioni, dal passato coloniale ai giorni nostri. Il suo è un viaggio attraverso i luoghi – Harlem e la Giamaica, Brooklyn e Newark – e anche attraverso i corpi, in cui i personaggi fanno i conti, letteralmente, con gli spettri di una vita passata e con le difficoltà di un’identità tutta da ricostruire.
Tradite
Fra le saghe familiari in arrivo nell’autunno 2022 c’è anche Tradite (edizioni e/o, traduzione di di Paola D’Accardi) di Reine Arcache Melvin, vincitore del Philippine National Book Award. Un’opera multiforme sul cui sfondo troviamo la turbolenta storia delle Filippine, dalla dittatura di Marcos alla nascita dell’attuale regime autoritario. La vicenda è quella di Lali e Pilar, giovani figlie di un famoso dissidente di Manila, che dopo gli anni passati in esilio a San Francisco tornano in patria e si innamorano dello stesso uomo, ritrovandosi a fare i conti con una passione che minaccia di portarle a rinnegare ciò per cui loro padre aveva combattuto.
La casa del Carrubo
La casa del Carrubo (Salani) di Barbara Bellomo è una delle saghe familiari uscite nel 2022 che intreccia la narrazione storica al tema della guerra: le famiglie siciliane dei Floridia e dei Villalba, che vivono all’ombra di un grande carrubo, impareranno infatti a conoscersi e a riconoscersi nel dolore reciproco, senza sapere che un’ombra ancora più ampia è in agguato. È quella della Storia dei grandi, che in gran segreto progettano uno sbarco alleato sull’isola per farsi strada nel cuore dell’Europa nazista, affiancando i sentimenti e il coraggio dei singoli agli intrighi e alle strategie di chi, con un ordine, può cambiare la vita di tutti.
Nella terra dei peschi in fiore
Con Nella terra dei peschi in fiore (Editrice Nord, traduzione di Barbara Ronca) di Melissa Fu ci spostiamo nella Cina del 1938. A Meilin la guerra contro i giapponesi ha già strappato il marito e adesso, con la città in fiamme, la donna capisce che per salvare il suo figlioletto Renshu deve scappare e abbandonare il negozio di antichità di famiglia: è l’inizio di una lunga fuga in cui anche un semplice gesto di pietà può portare alla morte. Come unico ricordo e legame con tutto ciò che hanno perduto, i due hanno un prezioso rotolo di seta su cui sono illustrate fiabe e leggende tradizionali cinesi, e grazie al quale manterranno la speranza nel futuro.
Naufraghi del destino
Come naufraghi in cerca di approdo, i quattro giovani protagonisti di Naufraghi del destino (tre60, traduzione di Daniela Elena Ruggiu) di Julia Navarro decidono invece di lasciare la Spagna alla ricerca di un futuro nuovo e ricco di speranza. Intanto, però, scoppia la seconda guerra mondiale… Che ne sarà allora dei loro progetti? Quali prove dovranno affrontare per realizzare i loro sogni? Da Madrid a Parigi, da Alessandria d’Egitto a New York e a Santiago del Cile, Navarro dipinge in questa saga familiare un affresco che intreccia i destini di quattro ragazzi segnati dai loro errori, prigionieri dei loro segreti e travolti da un desiderio di libertà e riscatto.
Il vento dell’Etna
Sicilia, 1838. Per i discendenti del giovane Puddu, che vivono a Belpasso, alle pendici dell’Etna, tutto è cominciato con il sogno di creare calzature. Le radici di una famiglia, però, dicono da dove si viene pretendendo a volte di decidere per i posteri dove andare. Ecco perché i nipoti di Puddu sperano di sentirsi leggeri come quel vento che racconta del passato, ma porta là dove non si sarebbe mai immaginato. Il vento dell’Etna (Garzanti) di Anna Chisari è dunque una saga familiare sullo sfondo di una Sicilia fatta di tradizioni e sapori, che incrocia i grandi eventi della Storia a paure, dilemmi e gioie di uomini e donne che parlano al cuore.
I fiori di Monaco
Carolina Pobla aveva già scalato le classifiche con il suo romanzo d’esordio, I gerani di Barcellona (Garzanti, traduzione di Vera Sarzano). Nel 2022 torna con una nuova saga familiare tratta da una storia vera, in cui le protagoniste sono donne forti, pronte a tutto per proteggere ciò che hanno a cuore. Parliamo de I fiori di Monaco (Garzanti, traduzione di Vera Sarzano), in cui nella Germania nazista si raccontano le vicende di una famiglia che deve rimanere unita contro le avversità, fra una madre pronta a tutto per difendere i suoi figli e tre sorelle che inseguono i propri sogni. Perché il vento può spezzare solo chi non si sa piegare come i fiori.
Il luogo dell’anima
Breslavia, seconda guerra mondiale. Col Paese sull’orlo della sconfitta e dilaniato da sospetti e delazioni, Annemarie non può rischiare che la verità sul suo passato venga alla luce: deve proteggere la sua famiglia anche a costo di perdere tutto ciò che ha di più caro. Non sa ancora, Annemarie, che la sua scelta segnerà il destino dei Sadler per generazioni… Il luogo dell’anima (Editrice Nord, traduzione di Federica Garlaschelli) di Hanni Münzer è una saga familiare uscita nel 2022 che attraversa l’intero Novecento grazie alla capacità dell’autrice di dare vita a dei personaggi toccanti, disposti a sacrificarsi per proteggere le persone che amano.
La treccia alla francese
Nel 1959 Robin Garrett e sua moglie Mercy decidono di fare una vacanza con i figli in riva al lago. Durante quei pochi giorni, un episodio apparentemente banale finirà per segnare non solo la loro vita, ma anche quella delle generazioni successive. Man mano che La treccia alla francese (Guanda, traduzione di Elisa Banfi) di Anne Tyler racconta le loro vite, a partire dagli anni Cinquanta fino alla pandemia di coronavirus, scopriamo infatti i rimpianti, le delusioni e i segreti dei Garrett, appurando che i legami famigliari lasciano il segno proprio come accade con i capelli intrecciati, che una volta sciolti mantengono a lungo il ricordo delle loro pieghe.
Il sogno della bellezza
Con Il sogno della bellezza (tre60, traduzione di Federica Garlaschelli) di Lena Johannson approdiamo poi ad Amburgo nel 1889. Qui il giovane farmacista Oscar Troplowitz, grazie all’aiuto di un’intraprendente operaia della Beiersdorf, di nome Toni Peters, individua il componente fondamentale per proteggere e lenire ogni tipo di cute. Un ingrediente che gli permetterà di produrre un rivoluzionario cerotto, e in seguito la Nivea, la crema destinata a comparire nelle case di ogni donna. Ispirata a una storia vera, questa saga familiare uscita nel 2022 racconta in modo appassionante la nascita di alcuni tra i prodotti di bellezza più popolari e amati di sempre.
Gli anni della polvere
E veniamo a Gli anni della polvere (Editrice Nord, traduzione di Roberta Zuppet) di Susanne Abel: il protagonista è Tom, che si prende cura della madre Greta da quando è affetta da demenza senile, sospettando che certe sue frasi non siano solo frutto della malattia. Le sue ipotesi vengono confermate il giorno in cui, in un cassetto, trova la foto di un soldato afroamericano e una vecchia bambola. Inizia così per lui un viaggio attraverso un passato che Greta non ha mai voluto condividere, e che lo porterà a riscoprire la figura di una donna forte, appassionata e caparbia – il cui amore alla fine gli indicherà la via per ritrovare la sua famiglia perduta.
Mamma per cena
In Mamma per cena (Guanda, traduzione di Elettra Caporello) di Shalom Auslander conosciamo invece Settimo Seltzer, che ha fatto di tutto per scrollarsi di dosso l’eredità cannibale della sua famiglia. Quando però sua madre, in punto di morte, si appresta a dire ai suoi undici figli di mangiarla, il protagonista dovrà stabilire se spezzare o meno la catena che lo lega da sempre alle sue radici. Una saga familiare irriverente, che frantuma, a colpi di ironia dissacrante una serie infinita di tabù; una storia grottesca che è anche una riflessione su quanto sia lecito sacrificare di sé stessi in nome dell’appartenenza a una determinata famiglia.
Storia del figlio
Il figlio è André. La madre, Gabrielle. Il padre è sconosciuto. André viene cresciuto da Hélène, sorella di Gabrielle, e da suo marito, ritrovando sua madre solo durante le vacanze estive. E questo è solo l’inizio della storia, perché le vicende di Storia del figlio (Fazi, traduzione di Antonella Conti) di Marie-Hélène Lafon coprono un arco lungo cent’anni, spostando di volta in volta la lente su un personaggio e su un momento diverso: due bambini gemelli di Chanterelle a inizio Novecento, un irrequieto collegiale che conosce i primi turbamenti erotici, una donna sola in un appartamento parigino, un partigiano in cerca di suo padre e molti altri ancora…
Dolce nero
Byron e Benny, fratello e sorella, non si parlano da anni e tornano in California per la morte della madre, che ha lasciato loro una insolita eredità: un lungo messaggio vocale da ascoltare insieme, il quale facendo un salto indietro nel tempo parla degli anni Sessanta, di un’isola caraibica e di una ragazza risoluta. Dolce nero (Frassinelli, traduzione di Maria Luisa Cantarelli e di Francesca Pè) di Charmaine Wilkerson si rivela così una saga familiare che attraversa generazioni e continenti per parlarci di identità e radici, di ingiustizie e conquiste. Un romanzo dolceamaro come la vita, in cui ritroviamo i sapori e i colori di quel luogo chiamato casa.
Paese infinito
Paese infinito (Fazi, traduzione di Enrica Budetta) di Patricia Engel racconta come la famiglia di Talia sia arrivata a dividersi in due: due Paesi diversi, due mondi diametralmente opposti. I suoi genitori, Mauro ed Elena, si erano infatti innamorati da adolescenti davanti a una bancarella, in una Bogotá sull’orlo della guerra civile. Nella speranza di costruire una vita migliore, insieme alla loro primogenita Karina, avevano poi lasciato la città alla volta degli Stati Uniti. Qui erano nati anche altri due figli, Nando e Talia. Ma da quando Mauro è stato deportato tutto è andato in pezzi, e adesso tocca a Talia fare i conti con questo complesso passato.
La salita dei giganti
E chiudiamo in bellezza con La salita dei giganti (Feltrinelli) di Francesco Casolo, una saga familiare che, attraverso un accurato lavoro di ricerca, ci porta nel 1882: il padre di Carlo Menabrea, Giuseppe, aveva deciso di puntare tutto su una bevanda chiamata birra, e ora che la Belle Époque è alle porte e la sua famiglia ha prosperato, la sua secondogenita Eugenia si chiede come mai, qualche settimana prima, Carlo abbia insistito perché lei a soli sei anni assaggiasse la birra al cospetto dei Giganti del Monte Rosa. Un romanzo che segue il destino di due donne coraggiose, disposte a ritagliarsi uno spazio nella storia tra amori, gelosia, gloria e cadute.
Fonte: www.illibraio.it