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Il signor diavolo
P. Avati
Ho apprezzato davvero molto questo libro per via della sua strana delicatezza perché, nonostante i temi trattati, lo scrittore è riuscito a dare al romanzo una forma di “leggerezza”.
La storia raccontata riesce a rendere misterioso sia l’ambiente Veneziano che il periodo in cui le persone erano preda delle superstizioni legate alla Chiesa, portando il lettore a scoprire che, sotto ogni cosa, c’è sempre qualcosa di non chiaro e non detto da scoprire e far emergere.
La cosa che più mi ha stupita è stato il finale, da una parte inaspettato e dall’altra fuori dagli schemi, perché i libri del genere cercano quasi sempre di arrivare alla fine con risvolti positivi o con conclusioni che abbiano una qualche morale, mentre questo libro no, anzi, ancora una volta dimostra quanto le cose possano non essere come le si vedono.
Lo stile di scrittura è scorrevole e accompagna il lettore nel viaggio del protagonista del romanzo, lasciandogli il solo compito di stupirsi e godersi la storia.
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Dopo le fiamme
F. Aramburu
L’autore di questo libro riesce a trattare un argomento come quello della guerra, però da un’angolazione differente, passando tramite le vite dei suoi protagonisti e non tramite i puri avvenimenti storici.
Ci si ritrova a leggere la storia di diverse persone, con età differenti, ceti, vissuti, scelte, tutti che si troveranno a vivere una stessa esperienza, però con modi, tempi, reazioni ed esperienze differenti tra loro.
Questo aspetto è assolutamente uno dei più importanti, perché l’autore, in questo modo, riesce ad instillare nel lettore la consapevolezza che una guerra, oltre a ciò che si studia e a quelli che sono i fatti, è anche il modo in cui le persone l’hanno vissuta.
Lo stile di scrittura è un altro aspetto particolare legato a questo libro, in quanto con il cambio da un racconto all'altro, cambia anche il tipo di narrazione o alcune scelte stilistiche, tipo la presenza o meno di dialoghi diretti inseriti con particolare punteggiatura o del tutto senza. Questa scelta permette al lettore di “resettarsi” ad ogni racconto, creando una netta suddivisione tra le varie parti non solo dovuta ai cambi di scena.
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Mentre Buddha sorride
C. Bukowski
Questa raccolta di poesie è composta da poesie senza un filo conduttore ben delineabile, si tratta di poesie di vario genere, per la quasi totalità in versi liberi, che raccontano piccoli episodi e riflessioni.
Ovviamente, tutto è descritto in pieno stile dell’autore, senza nessun genere di censura.
La cosa che però non mi ha fatto apprezzare fino in fondo questo libro è stato il fatto che sembrasse di leggere dei periodi successivamente “spezzettati in versi”.
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Sull’amore
C. Bukowski
Vedere Bukowski con gli occhi della tenerezza sembra quasi assurdo anche solo da pensare, eppure ho trovato moltissimo amore in alcune delle poesie riportate.
Ovviamente, accostate alle parti tenere di questo libro, troviamo la solita sfacciataggine del caro vecchio Charles, dove l’esplicito diventa quasi la normalità.
Tolto questo, il libro è un vero e proprio viaggio attraverso il trascorso amoroso dell’autore, e forse è proprio questo a rendere alcune poesie “tenere”, il fatto di trovare dei sentimenti veri e vissuti.
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Sull’amore
C. Bukowski
Vedere Bukowski con gli occhi della tenerezza sembra quasi assurdo anche solo da pensare, eppure ho trovato moltissimo amore in alcune delle poesie riportate.
Ovviamente, accostate alle parti tenere di questo libro, troviamo la solita sfacciataggine del caro vecchio Charles, dove l’esplicito diventa quasi la normalità.
Tolto questo, il libro è un vero e proprio viaggio attraverso il trascorso amoroso dell’autore, e forse è proprio questo a rendere alcune poesie “tenere”, il fatto di trovare dei sentimenti veri e vissuti.