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Quanto lontano siamo giunti

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La corrispondenza che Sylvia Plath tenne con la madre nell’arco di tredici anni, dall’inizio del college (1950) al suicidio (1963), offre il raro interesse di un epistolario famigliare e intimo che rifiuta lo sfogo intimistico per diventare un vero e proprio diario quotidiano. Passo dopo passo, seguiamo l’iter artistico ed esistenziale della grande poetessa: la giovinezza americana modellata secondo il cliché medio-borghese degli anni Cinquanta, gli anni del «pragmatismo» e del maccartismo, la crescita umana e civica, l’improvviso erompere della crisi psicologica che porta al primo tentativo di suicidio; e poi l’impatto con l’austerità di Cambridge, l’estasi dell’incontro e del matrimonio con l’altrettanto giovane poeta Ted Hughes, gli anni duri della verifica e del consolidamento della carriera artistica, fino al rapido sgretolarsi della felicità coniugale e del sogno mistico del «matrimonio letterario», e il riemergere delle pulsioni di distruzione e di morte.
Titolo
Quanto lontano siamo giunti
ISBN
9788823534285
Autore
Collana
Casa Editrice
GUANDA
Aree tematiche
Dettagli
320 pagine, Brossura
Prezzo di questa edizione cartacea


Quanto lontano siamo giunti

Quanto lontano siamo giunti

S. Plath

La corrispondenza che Sylvia Plath tenne con la madre nell’arco di tredici anni, dall’inizio del college (1950) al suicidio…

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