Alto ufficiale delle SS, governatore della Galizia e responsabile della morte di centinaia di migliaia di ebrei (tra cui la famiglia del nonno dell’autore), dopo il 1945 Otto Wächter viene incriminato per omicidio di massa. Benché braccato dai sovietici, dagli americani, dai polacchi, dagli inglesi, e anche dal noto «cacciatore di nazisti» Simon Wiesenthal, Wächter riesce a fuggire facendo perdere le proprie tracce. Dopo tre anni di latitanza, nel 1948 decide di tentare la carta dell’emigrazione oltreoceano: nella primavera dell’anno successivo si trasferisce infatti sotto falso nome a Roma, dove prende contatto con il vescovo Alois Hudal, punto di riferimento dei nazisti in fuga lungo la ratline, la via che avrebbe portato in Sudamerica Eichmann, Mengele e tanti altri criminali di guerra. A luglio, però, Wächter viene ricoverato in ospedale e muore in circostanze misteriose… Un’indagine storica, con il ritmo di un thriller ad alta tensione, che a partire da documenti inediti ricostruisce la parabola del gerarca nazista.