P.G. Wodehouse ci regala alcune variazioni intorno ai suoi personaggi bislacchi e irripetibili, che a turno devono vedersela con l’avidità, la ristrettezza mentale o la semplice perfidia di lontani zii gottosi, allibratori senza scrupoli, prestigiatori malevoli e vanitosi, schiere di cagnolini petulanti. Non mancano le donne forti e volitive e gli imperturbabili maggiordomi, modelli di sobrietà e numi tutelari della casa. Sullo sfondo, una società britannica d’altri tempi descritta con la leggerezza e la comicità di Wodehouse: in questi racconti a sbrogliare una matassa apparentemente insolubile è spesso il caso, una circostanza fortuita ed esilarante, che rimescola le carte e conduce all’inevitabile lieto fine.