È il popolarissimo quartiere madrileno di Lavapiés il fulcro intorno a cui ruota questa composita «storia di storie incrociate», questo libro sulle occasioni perse o colte. Tra le vie di Lavapiés i molti personaggi di questo romanzo intersecano i sapori e i colori, i cibi e i costumi, le leggende e le lingue di una società multietnica, composta per lo più da immigrati e povera gente,ma anche da artisti, intellettuali e scrittori: c'è chi non sa se il giorno dopo avrà da mangiare e chi ha appesi nell'armadio vestiti da migliaia di euro; ci sono i bambini che frequentano la ludoteca e le donne del centro di autoaiuto: ecuadoregne, marocchine, senegalesi e spagnole, accomunate dal fatto di aver subito maltrattamenti fisici o psicologici; e c'è anche una scrittrice di nome Lucía Etxebarría... Tra loro si crea una sorta di «circolo sociale» unito e solidale pur nelle enormi differenze di razza, cultura e classe sociale. I destini si incrociano, tra amori ordinari e straordinari, tra storie di amicizia o d'interesse, di successo o di quotidiana sopravvivenza, di malessere e di malattia.