La mattina di un marzo nevoso, una giovane donna arriva alla Torricella, una grande cascina che si specchia nelle acque delle risaie: un mondo dove tutto sembra sottosopra e la terra si confonde con il cielo. È stata convocata dall’ex suocera, Bianca, che ora ha novantaquattro anni, ma è ancora la donna forte e determinata che da tanto tempo manda avanti la tenuta. Il loro incontro, racchiuso nel breve arco di una settimana, mette in moto ricordi e sentimenti che attraversano anni di esistenze. Intorno a loro una molteplicità di personaggi, e animali: l’anziano fattore, un curioso industriale, e soprattutto Orientina, una suora fuggita dal convento e che ora se ne è andata anche da lì, chissà dove, lasciandosi dietro un grande vuoto e un mistero… Laura Bosio ci fa riscoprire l’affascinante universo della campagna e dà voce al mondo del riso, una pianta insieme forte e delicata, con radici lontane nel tempo e nello spazio ma ben salde nella pianura padana, come lo sono i personaggi che abitano queste pagine.