Un affascinante romanzo vero, ma allo stesso tempo una mirabile opera di finzione. La finzione, però, in questo caso non è frutto della fantasia dell’autore, ma è opera dello stesso protagonista, Enric Marco. Chi è Enric Marco? Un novantenne di Barcellona, militante antifranchista, che negli anni Settanta è stato segretario del sindacato anarchico – la CNT – e in seguito ha presieduto l’associazione spagnola dei sopravvissuti ai campi di sterminio nazisti, ricevendo numerosi riconoscimenti per il coraggio dimostrato negli anni e la testimonianza degli orrori del lager. Enric Marco, un impostore. Perché nel 2005 la sua menzogna è stata pubblicamente smascherata. Enric Marco, come ha rivelato uno storico, non è mai stato internato a Flossenbürg, e anche la sua partecipazione alla guerra civile spagnola non è affatto dimostrata. Dieci anni dopo, la magistrale scrittura di Javier Cercas traduce in un romanzo audace che sfida le convenzioni narrative, l’enigma del personaggio, le sue verità e le sue bugie.
In queste pagine intense si dipana un intero secolo di Storia, raccontato con la passione di un sovversivo della letteratura e un’ammirevole onestà dissacratoria.
IL LIBRO CANDIDATO IN FRANCIA A 2 TRA I PIÙ IMPORTANTI PREMI LETTERARI: PRIX MÉDICIS E PRIX FEMINA
LA CRONISTORIA DI UN ROMANZO DI CUI STANNO PARLANDO TUTTI
3 settembre: L’impostore di Javier Cercas - uno degli scrittori più importanti di oggi in lingua spagnola - esce nelle librerie italiane dopo essere stato al vertice delle classifiche in Spagna. Anche il premio Nobel Vargas Llosa ne sostiene l’eccezionalità.
Il tema del romanzo (la storia vera di un novantenne di Barcellona, che per lungo tempo si è finto militante antifranchista, e sopravvissuto ai campi di sterminio), la qualità di scrittura e la profondità di analisi sono così potenti che la stampa reagisce subito: il Venerdì di Repubblica gli dedica la copertina, con un’illustrazione di Gipi appositamente disegnata per il libro.
Concita De Gregorio lo recensisce su La Repubblica. L’articolo è richiamato dalla prima pagina del quotidiano.
Tutti i principali quotidiani, settimanali, blog, testate on line cominciano a parlare del libro.
Due intere pagine, a firma di Pier Luigi Battista, vengono dedicate al romanzo su La Lettura, proprio al centro del prestigioso inserto del Corriere della Sera.
È la qualità e la varietà delle reazioni che colpisce: il libro scatena riflessioni sulla forma romanzo, sul rapporto tra Storia e memoria, su quello tra verità e menzogna, sull’ambiguità come categoria letteraria, sulla manipolazione del genocidio, persino sulla politica attuale e passata.
Nel frattempo, anche in Francia esce L’impostore ed esplode subito il caso editoriale: 2 ristampe in meno di un mese, candidato a due tra i più importanti premi letterari: PRIX MÉDICIS e PRIX FEMINA.
In Italia L’impostore viene ristampato 2 volte in meno di una settimana e il passaparola non dà segno di arresto...
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In queste pagine intense si dipana un intero secolo di Storia, raccontato con la passione di un sovversivo della letteratura e un’ammirevole onestà dissacratoria.
IL LIBRO CANDIDATO IN FRANCIA A 2 TRA I PIÙ IMPORTANTI PREMI LETTERARI: PRIX MÉDICIS E PRIX FEMINA
LA CRONISTORIA DI UN ROMANZO DI CUI STANNO PARLANDO TUTTI
3 settembre: L’impostore di Javier Cercas - uno degli scrittori più importanti di oggi in lingua spagnola - esce nelle librerie italiane dopo essere stato al vertice delle classifiche in Spagna. Anche il premio Nobel Vargas Llosa ne sostiene l’eccezionalità.
Il tema del romanzo (la storia vera di un novantenne di Barcellona, che per lungo tempo si è finto militante antifranchista, e sopravvissuto ai campi di sterminio), la qualità di scrittura e la profondità di analisi sono così potenti che la stampa reagisce subito: il Venerdì di Repubblica gli dedica la copertina, con un’illustrazione di Gipi appositamente disegnata per il libro.
Concita De Gregorio lo recensisce su La Repubblica. L’articolo è richiamato dalla prima pagina del quotidiano.
Tutti i principali quotidiani, settimanali, blog, testate on line cominciano a parlare del libro.
Due intere pagine, a firma di Pier Luigi Battista, vengono dedicate al romanzo su La Lettura, proprio al centro del prestigioso inserto del Corriere della Sera.
È la qualità e la varietà delle reazioni che colpisce: il libro scatena riflessioni sulla forma romanzo, sul rapporto tra Storia e memoria, su quello tra verità e menzogna, sull’ambiguità come categoria letteraria, sulla manipolazione del genocidio, persino sulla politica attuale e passata.
Nel frattempo, anche in Francia esce L’impostore ed esplode subito il caso editoriale: 2 ristampe in meno di un mese, candidato a due tra i più importanti premi letterari: PRIX MÉDICIS e PRIX FEMINA.
In Italia L’impostore viene ristampato 2 volte in meno di una settimana e il passaparola non dà segno di arresto...
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