«Si sta avvicinando un’ora malinconica, l’ora in cui tutto finisce.»
Un pomeriggio al mare su una spiaggia di Barcellona, la vacanza in Italia di due giovani avvocati di belle speranze, una donna che attende la fine sul ciglio di una strada di campagna, meteore e vecchie glorie su un set cinematografico, uno scrittore e i suoi fantasmi… Undici racconti, quasi tutti al tempo stesso storie d’amore e squarci vividissimi e dolenti sulla vita, sulle persone che ci circondano con i loro insospettabili segreti, sugli abissi che si spalancano sotto la superficie levigata delle cose, tra veli di borotalco e forcine per capelli. Microcosmi evocati con sorprendente efficacia, grazie alla capacità di isolare con precisione chirurgica dettagli rivelatori, che prefigurano e sintetizzano destini, e di accostarli in un montaggio fulmineo e spiazzante. La sfida è fermare il tempo, sottrarre personaggi, atmosfere, luci e colori all’oblio, contrapporre al presagio della fine insito in ogni passione, legame, ambizione, qualcosa che duri. Un compito arduo eppure decisivo, quello che James Salter assegna alla scrittura, assolto in questi racconti con un talento cristallino, che incanta e commuove, e una fiducia incrollabile nel potere della parola.
Un pomeriggio al mare su una spiaggia di Barcellona, la vacanza in Italia di due giovani avvocati di belle speranze, una donna che attende la fine sul ciglio di una strada di campagna, meteore e vecchie glorie su un set cinematografico, uno scrittore e i suoi fantasmi… Undici racconti, quasi tutti al tempo stesso storie d’amore e squarci vividissimi e dolenti sulla vita, sulle persone che ci circondano con i loro insospettabili segreti, sugli abissi che si spalancano sotto la superficie levigata delle cose, tra veli di borotalco e forcine per capelli. Microcosmi evocati con sorprendente efficacia, grazie alla capacità di isolare con precisione chirurgica dettagli rivelatori, che prefigurano e sintetizzano destini, e di accostarli in un montaggio fulmineo e spiazzante. La sfida è fermare il tempo, sottrarre personaggi, atmosfere, luci e colori all’oblio, contrapporre al presagio della fine insito in ogni passione, legame, ambizione, qualcosa che duri. Un compito arduo eppure decisivo, quello che James Salter assegna alla scrittura, assolto in questi racconti con un talento cristallino, che incanta e commuove, e una fiducia incrollabile nel potere della parola.