Un gruppo di uomini avventurosi e una barca. Una natura ostile e un paesaggio imponente. Terre lontane, dure e inospitali che solo pochi indios, gli yagán che abitano il «Paradiso delle Lontre», hanno il coraggio di sfidare. Ma il sogno è troppo affascinante per rinunciare: scoprire l’Antartide significa indagare cosa c’è oltre i ghiacci, quali ricchezze, quali misteri. Significa toccare con mano la fine del mondo. Così Manuel Silva, chiamato il Capo Bianco dagli indios yagán e proprietario del cutter Agamaca, suo fratello Alejandro, radiooperatore, il sergente Ulloa e l’indio Félix decidono di partire. Non torneranno tutti, ma il viaggio valeva la pena. È questo il mondo narrativo dei Conquistatori dell’Antartide, fatto di grandi spazi, di mari tempestosi che si placano d’improvviso, di una natura così indomita e viva da diventare la vera protagonista dell’avventura e di un’umanità che, anche nelle lande più desolate, è sempre profondamente ricca. Sfoglia le prime pagine