Sulla questione degli ostaggi
Traduzione di Alessandra Iadicicco
A cura di Sven Olaf Berggötz
La mattina del 21 agosto 1941 quando due giovani mai identificati seguono il sottoufficiale di Marina Moser dall'Hotel Carlton, in cui il militare alloggiava, fino alla stazione della metropolitana di Barbès-Rochechouart, a Montmartre, dove lo uccidono con due colpi di pistola. Per vendicare la sua morte, i tedeschi presero in ostaggio tutti i prigionieri politici francesi e ne fucilarono tre, segnando l'inizio di un drammatico periodo di esecuzioni di massa per vendicare gli attacchi dei ribelli ai danni dei militari tedeschi. Il generale Otto von Stülpnagel, comandante in capo delle forze di occupazione tedesche stanziate a Parigi, ordina al capitano Ernst Jünger, comandante della seconda compagnia del reggimento 287, di redigere, un memoriale dettagliato di questi avvenimenti, un documento destinato a rimanere segreto. Di questo testo, "letterario" e "storiografico" per esplicita richiesta del generale von Stülpnagel, se ne salvò una copia. In queste pagine si racconta, "dal punto di vista tedesco", un dramma divenuto cruciale per la memoria storica europea. In appendice alla relazione, Jünger scelse di riprodurre le lettere alle famiglie scritte dagli ostaggi condannati in punto di morte, restituendo gli avvenimenti in tutta la loro piena drammaticità. Sfoglia le prime pagine