È possibile essere di sinistra e insieme reazionari? Si può, come pensava Pasolini, fare un uso rivoluzionario della tradizione? Bruno Arpaia crede di sì e in questo libro argomenta perché. Parte dai fatti della più recente cronaca politica per ricavarne una via di rinnovamento per la sinistra, ma soprattutto si interroga, chiamando in causa i più diversi interlocutori, su ambiti e concetti che una sinistra pigra e conformista sembra avere regalato alla destra. A cominciare dalla denuncia dell'Io, che già Gadda aveva bollato come «il più lurido dei pronomi», per arrivare a un'analisi del liberalismo di cui la sinistra, nata per dire Noi, ha quasi inconsciamente introiettato le mitologie: prima fra tutte quella di Progresso. Non si tratta di rimpiangere lucciole, arcolai o navigazioni a vela, tanto meno di rifugiarsi in idee massimaliste, da «marxismo neanderthal», o di sposare la sinistra liberal che adesso passa per innovatrice, e che in realtà è vecchissima, almeno quanto Adam Smith. Si tratta di affrontare «alla radice», vale a dire con coraggio e responsabilità, anche i temi più rischiosi e complessi, dalla democrazia alla comunità, dall'individualismo ai diritti. «Far finta di essere sani», come cantava Giorgio Gaber, non salva dalla malattia. Servono diagnosi precise e approfondite, che permettano di affacciarsi sul futuro senza dimenticare il passato. «Sinistra reazionaria, l'abbiamo definita.
Per una sinistra reazionaria
Bruno Arpaia
L'autore

Bruno Arpaia
Bruno Arpaia è nato nel 1957 a Ottaviano, in provincia di Napoli. Romanziere, giornalista, consulente editoriale e traduttore di letteratura spagnola e latinoamericana, per Guanda ha pubblicato: Tempo perso (Premio Hammett Italia 1997), L’angelo della storia (Premio Selezione Campiello 2001, Premio Alassio Centolibri – Un autore per l’Europa 2001), Il passato davanti a noi (Premio Napoli e Premio Letterario Giovanni Comisso 2006), Per una sinistra reazionaria, L’energia del vuoto (finalista al Premio Strega 2011 e vincitore del Premio Merck Serono), La cultura si mangia!, con Pietro Greco, L’avventura di scrivere romanzi, con Javier Cercas, Prima della battaglia, Qualcosa, là fuori, Luis Sepúlveda. Il ribelle, il sognatore, oltre a una conversazione con Luis Sepúlveda, Raccontare, resistere. I suoi libri sono tradotti in molte lingue.