È il maggio del 1927 e può capitare che un giovane taciturno e allampanato, Charles Lindbergh, si trasformi da un giorno all’altro da perfetto sconosciuto a eroe planetario, il primo pilota a trasvolare l’Atlantico da Long Island a Parigi, dove viene accolto da un’immensa folla festante.
La sua impresa sancisce la supremazia tecnologica statunitense sul Vecchio Continente e dà inizio a una straordinaria estate in cui centinaia di migliaia di americani si accalcano negli stadi, nelle piazze, lungo le strade o nei cinema per assistere ai successi della più grande squadra di baseball mai esistita, i New York Yankees di Babe Ruth, e agli incontri di Jack Dempsey, pugile soprannominato «il massacratore», per guardare i primi film sonori prodotti da Hollywood e per seguire morbosamente i casi di cronaca più scandalosi. E poi ancora, la gente si scatena al ritmo del jazz nei locali notturni, rimane incollata alla radio per ascoltare le prime dirette sportive, osserva le città crescere ad altezze vertiginose e riempirsi di automobili…
È un tripudio di energia, creatività ed entusiasmo che segnerà quell’anno cruciale e ne farà il picco radioso di un periodo irripetibile, due anni prima della Grande Depressione che spazzerà via tutto.
Un eccezionale narratore… un libro ricco di storie memorabili e di personaggi strepitosi… affascinante, unico.
The Guardian
Pochi autori di non fiction e, a essere onesti, anche di fiction sanno utilizzare la penna come Bill Bryson. Sorprendente e divertente.
The Observer
Un affascinante spaccato di una stagione storica nel corso della quale l’America, più o meno consapevolmente, guidò l’ingresso nell’età contemporanea.
Sunday Times Sfoglia le prime pagine
La sua impresa sancisce la supremazia tecnologica statunitense sul Vecchio Continente e dà inizio a una straordinaria estate in cui centinaia di migliaia di americani si accalcano negli stadi, nelle piazze, lungo le strade o nei cinema per assistere ai successi della più grande squadra di baseball mai esistita, i New York Yankees di Babe Ruth, e agli incontri di Jack Dempsey, pugile soprannominato «il massacratore», per guardare i primi film sonori prodotti da Hollywood e per seguire morbosamente i casi di cronaca più scandalosi. E poi ancora, la gente si scatena al ritmo del jazz nei locali notturni, rimane incollata alla radio per ascoltare le prime dirette sportive, osserva le città crescere ad altezze vertiginose e riempirsi di automobili…
È un tripudio di energia, creatività ed entusiasmo che segnerà quell’anno cruciale e ne farà il picco radioso di un periodo irripetibile, due anni prima della Grande Depressione che spazzerà via tutto.
Un eccezionale narratore… un libro ricco di storie memorabili e di personaggi strepitosi… affascinante, unico.
The Guardian
Pochi autori di non fiction e, a essere onesti, anche di fiction sanno utilizzare la penna come Bill Bryson. Sorprendente e divertente.
The Observer
Un affascinante spaccato di una stagione storica nel corso della quale l’America, più o meno consapevolmente, guidò l’ingresso nell’età contemporanea.
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