Suona ironico già il titolo di questo romanzo rimasto per decenni negli archivi che custodiscono il lascito di Arthur Schnitzler a Cambridge, e riscoperto e pubblicato dalla Paul Zsolnay Verlag nella scorsa primavera, a oltre 80 anni dalla morte del grande scrittore viennese. Un «riconoscimento postumo» quindi, riservato a questo testo proprio come all’opera del suo tragicomico protagonista, il signor Eduard Saxberger: borghese abitudinario, impiegato modello, assiduo frequentatore del solito caffè che, durante la sua solitaria giovinezza, non aveva mancato di accarezzare certe ambizioni letterarie e aveva pubblicato una raccolta di poesie, per poi arrendersi al tempo e alla tacita presa di coscienza della propria mediocrità. Ma anni dopo si presenta al «vecchio poeta» un giovane estimatore, che lo convince a tornare alla ribalta in mezzo ai nuovi sedicenti artisti viennesi, fino alla brutale realtà della propria vena poetica esaurita e del proprio sogno artistico sfumato. Un racconto di arguzia irresistibile, degno di figurare accanto agli altri libri di un impareggiabile narratore. Sfoglia le prime pagine