L’esegesi coranica e il corpo agiografico musulmano hanno reso la figura del profeta Maometto un riferimento assoluto per l’islam. Sulle bandiere dell’Isis si legge la frase «Dio è Messaggero di Maometto». Ma come può Dio diventare Messaggero del proprio profeta? È questa la domanda da cui riparte il dibattito tra Adonis e la psicoanalista Houria Abdelouahed, un confronto che mira a dimostrare come in questa religione la nozione stessa di profezia, con i suoi aspetti simbolici e i dogmi religiosi, sia utilizzata al fine di camuffare e sorreggere le strutture del potere. Per farlo Adonis svela come mistificazioni, omissioni e imposizioni abbiano permesso alle leggende di mescolarsi alla Storia fino a diventare realtà. Ed è quando Storia e leggenda divengono indistinguibili, sostiene, che si genera una violenza ai danni del pensiero, che fa da sfondo a quella fisica. Dopo Violenza e islam – che ha messo a fuoco il fallimento della Primavera araba, gli attentati terroristici e la nascita dell’Isis – Adonis prosegue il tentativo di elaborare una comprensione oggettiva dell’islam, che permetta di distinguere tra «chi legge il Corano per interesse personale e chi per avvicinarsi a Dio». Sfoglia le prime pagine