AGGIORNAMENTO - Preoccupazione nel mondo della cultura Marco Santagata, scrittore, studioso di letteratura italiana e docente universitario, in gravi condizioni, come riporta Corriere.it.
AGGIORNAMENTO – Preoccupazione nel mondo della cultura Marco Santagata, scrittore, studioso di letteratura italiana e docente universitario, come riporta Corriere.it: “Contrariamente alle notizie che si erano diffuse in un primo momento, lo studioso non è morto, ma è in coma irreversibile. Si è ammalato di Covid-19, con il virus che si è innestato in una situazione clinica già delicata”, scrive il sito.
Nato a Zocca (Modena) nel 1947, ha compiuto gli studi universitari a Pisa, come allievo ordinario e poi come perfezionando della Scuola Normale Superiore, laureandosi nel 1970 in Letteratura italiana (qui la biografia completa, ndr).
Numerosi gli incarichi nel corso della sua carriera, anche internazionali (è stato visting professor in prestigiosi atenei, come la Sorbona, l’Università di Ginevra, la UNMA di Città del Messico e Harvard). E numerosi anche i premi: tra gli altri, nel 1979 ha ricevuto il premio nazionale “Luigi Russo” per la critica letteraria, nel 2007 il “Premio Giosue Carducci”.
Tra i suoi numerosi libri, romanzi Papà non era comunista (il suo esordio, pubblicato da Guanda nel 1996), Il copista (Sellerio, 2000, riproposto quest’anno da Guanda), Il Maestro dei santi pallidi (Guanda, 2003, premio SuperCampiello 2003), L’amore in sé (Guanda, 2006), Il salto degli Orlandi (Sellerio, 2007), Voglio una vita come la mia (Guanda, 2008), Come donna innamorata (Guanda, 2015, in cinquina al Premio Strega) e Il movente è sconosciuto (Guanda, 2018)
Il critico letterario Santagata è anche il curatore delle opere di Dante nell’edizione Meridiani Mondadori ed è l’autore della biografia Dante, Il romanzo della sua vita (Mondadori, 2012).
Tra i lavori petrarcheschi si segnalano il commento al Canzoniere (Mondadori, 2004) e il libro I frammenti dell’anima (il Mulino, 2011). Rimandendo ai suoi saggi, Santagata si è occupato di Leopardi (Quella celeste naturalezza. Le canzoni e gli idilli di Leopardi, Il Mulino, 1994) e della poesia fra Otto e Novecento (Per l’opposta balza. “La cavalla storna” e “Il commiato” dell’”Alcyone”, Garzanti, 2002).
Fonte: www.illibraio.it