Come cambia la casa editrice astoria

di Redazione Il Libraio | 09.01.2024

Una nuova veste grafica, un sito completamente rinnovato e la pubblicazione di alcune chicche letterarie tra cui il romanzo "Olivia" di Dorothy Strachey (a cui si è ispirato André Aciman per scrivere "Chiamami col tuo nome"). Le novità in arrivo per astoria, che "vuole proporre autori e autrici senza confini spaziali o temporali, orgogliosamente liberi dalle mode e capaci di raccontare i sentimenti della vita" - I dettagli


Parliamo di un piccolo marchio, astoria, che negli anni si è contraddistinto principalmente per la riscoperta e la riproposta di titoli di autrici e autori del passato di una certa rilevanza letteraria.

Il raffinato marchio, acquisito nel 2018 dalla casa editrice Guanda (che fa parte del Gruppo editoriale Mauri Spagnol) e diretto oggi da Cristina Prasso, si presenta nel 2024 con una nuova veste grafica, un sito completamente rinnovato e la pubblicazione di alcune chicche letterarie tra cui il romanzo Olivia di Dorothy Strachey, il libro che ebbe grande successo quando fu pubblicato nel 1949 dalla Hogarth Press, e fu tradotto in seguito per l’edizione italiana da Carlo Fruttero.

Olivia, libri da leggere 2024

Olivia, inebriante e scandalosa storia d’amore, è il romanzo a cui si è ispirato André Aciman per scrivere Chiamami col tuo nome. A testimoniare l’importanza che questo libro ebbe per Aciman, Chiamami col tuo nome si doveva inizialmente intitolare Oliver. Sarà proprio Olivia a inaugurare a gennaio il nuovo corso di astoria.

“Pubblicare significa rendere pubblico il proprio entusiasmo” diceva Robert Gottlieb, l’editor di Toni Morrison e Michael Crichton, di Doris Lessing e Salman Rushdie, si legge nel comunicato di presentazione: “astoria vuole proporre autori e autrici senza confini spaziali o temporali, orgogliosamente liberi dalle mode e capaci di raccontare i sentimenti della vita, affidandosi a grandi autrici del passato come Barbara Pym, Georgette Heyer e Dorothy Parker, arrivando anche ad autori più contemporanei”.

Fonte: www.illibraio.it


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