Arundhati Roy torna in libreria con il secondo romanzo, vent'anni dopo il suo acclamato esordio: "Il dio delle piccole cose". Ecco chi è l'autrice che, dopo il Booker Prize, ha deciso di dedicarsi a saggi su temi politici e sociali, fino all'attesa uscita de "Il ministero della suprema felicità"
Arundhati Roy (nella foto grande di © Mayank Austen Soofi), autrice indiana di successo planetario fin dal suo esordio con Il dio delle piccole cose (Guanda) nel 1997, ritorna in libreria con la sua seconda opera di narrativa, proprio vent’anni dopo, nel 2017. Il ministero della suprema felicità (Guanda), in uscita il 6 giugno, è la storia di un’umanità variegata: uomini e donne di ogni età si incontrano e scontrano in un libro che racconta l’amore e i sentimenti, anche quelli più forti e incontrollabili.
Arundhati Roy, nata nel 1959 in India da padre induista e madre cristiana, è anche un’attivista politica impegnata nei movimenti anti-globalizzazione e infatti, dagli anni Novanta a oggi, è stata autrice di numerosi saggi, in Italia tutti pubblicati da Guanda, come La fine delle illusioni, Guida all’Impero per la gente comune, La strana storia dell’assalto al parlamento indiano, Quando arrivano le cavallette e In marcia con i ribelli. Le sue opere divulgative si occupano soprattutto di temi politici e sociali come le armi nucleari dell’India, il fanatismo della religione induista e le opere delle multinazionali nella sua madrepatria.
L’autrice, infatti, dal 1997, anno in cui il suo primo romanzo è stato pubblicato e ha vinto il prestigioso Booker Prize, fino a oggi, ha deciso di dedicarsi solo a opere di non fiction e per il suo impegno politico a sostegno della non violenza ha ricevuto anche il Sydney Peace Prize.
Il dio delle piccole cose, che trae ispirazione dall’infanzia dell’autrice, racconta la storia di due gemelli, le cui vite vengono influenzate e cambiate dalle piccole cose, per l’appunto, che ci rendono quello che siamo: imprevisti, coincidenze, eventi che ci trasformano. E in occasione dell’uscita del nuovo romanzo di Arundhati Roy, Guanda ripubblica il suo libro d’esordio con una nuova copertina.
Anche nel nuovo romanzo si respira una certa atmosfera trascendentale: si tratta delle storie di personaggi diversi tra loro, ma accomunati dal bisogno di una rinnovata serenità in cui tutto può avere di nuovo un senso. Ma Arundathi Roy non tralascia l’opportunità di inserire nel suo secondo romanzo una critica alla sua India che ha bisogno di un cambiamento.
TRE APPUNTAMENTI CON LA SCRITTRICE IN ITALIA:
Il 12 giugno la presentazione a Roma
Il 13 giugno la presentazione a Bologna
Il 14 giugno la presentazione a Milano
Inoltre l’autrice, che ha studiato architettura, nei primi anni Novanta ha scritto le sceneggiature dei film indiani In Which Annie Gives it, Those Ones e Electric Moon, nonché della serie televisiva Banyan Tree; oltre ad aver recitato una piccola parte nella pellicola di Bollywood Massey Sahib.
Fonte: www.illibraio.it