Le voci della Shoah

Libri per non dimenticare, per approfondire, per cercare di comprendere l’incomprensibile, il buio di una delle più grandi tragedie del Novecento. Le voci che raccontano l’Olocausto nel catalogo Guanda sono questo e molto altro. Ci sono romanzi che aprono squarci inediti sul tema della Shoah: come il primo, fortunatissimo libro di Jonathan Safran Foer, Ogni cosa è illuminata, come La storia dell’amore di Nicole Krauss, o come Una luce quando è ancora notte di Valentine Goby. Ci sono poi le testimonianze – in forma di romanzi, saggi, o memoir – di autori che la tragedia l’hanno vissuta sulla propria pelle: come Aharon Appelfeld, scappato bambino da un campo di concentramento e sopravvissuto vagando nei boschi dell’Europa, suoi tra gli altri Badenheim 1939 e Storia di una vita, o Elie Wiesel, premio Nobel per la pace e internato ad Auschwitz e Buchenwald, o Fred Uhlman, autore dell’amatissima Trilogia del ritorno o Françoise Frenkel, la giovane libraia ebrea polacca in fuga dal nazismo, o ancora Otto Dov Kulka e il suo Paesaggi della metropoli della morte.