Il saggio biografico di Alberto Maggi che ricostruisce un ritratto autentico di Bernadette di Lourdes, il romanzo di Cristina Morales che reinventa la suggestiva figura diventata simbolo di radicalismo ed emancipazione di Teresa d’Ávila e il libro di ricordi di Dacia Maraini, con cui l'autrice omaggia l’amico Pier Paolo Pasolini. Ecco tre nuove uscite dedicate a tre grandi figure realmente esistite
Chi scrive storie si ispira spesso alla realtà, le scrittrici e gli scrittori raccontano la vita. Certe vite però sono più spaventose, più spettacolari o semplicemente più particolari di altri. Volti, nomi, sensazioni, ma soprattutto storie realmente accadute, perché tutto questo contribuisce a rendere un personaggio veramente indimenticabile.
Ecco quindi tre nuove uscite dedicate, in modo molto differente l’una dall’altra, a tre grandi figure realmente esistite: il saggio biografico di Alberto Maggi che ricostruisce un ritratto autentico di Bernadette Soubirous, il romanzo di Cristina Morales che reinventa la suggestiva figura diventata simbolo di radicalismo ed emancipazione di Teresa d’Ávila e il libro di ricordi di Dacia Maraini con cui l’autrice omaggia l’amico Pier Paolo Pasolini.
Bernadette
Autore: Alberto Maggi (qui i suoi articoli per ilLibraio.it), frate dell’Ordine dei Servi di Maria, ha studiato nelle Pontificie Facoltà Teologiche Marianum e Gregoriana di Roma e all’École Biblique et Archéologique française di Gerusalemme. Fondatore del Centro Studi Biblici «G. Vannucci» a Montefano (Macerata), cura la divulgazione delle sacre scritture interpretandole sempre al servizio della giustizia, mai del potere.
Editore: Garzanti.
Genere: saggio documentato che ricostruisce un ritratto autentico di Bernadette Soubirous.
Pagine: 360.
Trama: nata in una famiglia poverissima, Bernadette è una bambina all’apparenza come tante: analfabeta, non particolarmente devota, sempre un po’ cagionevole di salute. Ma l’11 febbraio 1858 la sua vita cambia per sempre. Perché presso la grotta di Massabielle, dove si era recata insieme alla sorellina e a un’amica, accade l’inspiegabile. Da quel giorno in poi, una moltitudine di persone sempre più vasta sarà conquistata dal mistero di quel luogo, oggi divenuto meta di milioni di pellegrini da tutto il mondo.
Consigliato a… chi vuole conoscere la vera storia di una donna ribelle, capace di protestare e di manifestare il suo dissenso contro le autorità ecclesiastiche, ostinata nel non volersi adeguare al conformismo religioso.
Cosa ci è piaciuto di più: la capacità del biblista di ricostruisce un ritratto autentico della mistica francese, liberandola dalle finte rappresentazioni ascetiche che negli anni le sono state costruite addosso e che ne hanno soffocato la figura.
Ultime sere con Teresa d’Ávila
Autrice: Cristina Morales è laureata in Diritto e Scienze politiche. Le sue opere hanno ottenuto numerosi riconoscimenti in Spagna. Lettura facile, primo romanzo pubblicato in Italia, ha vinto il Premio Nacional de Narrativa e il Premio Herralde de Novela. Attualmente l’autrice è artista residente presso la Reale Accademia di Spagna a Roma.
Editore: Guanda, traduzione di Roberta Arrigoni.
Genere: romanzo che reinventa la suggestiva figura di Teresa d’Ávila.
Pagine: 208.
Trama: alla soglia dei cinquant’anni, Teresa d’Ávila si trova ospite nel palazzo di donna Luisa de la Cerda con il compito di consolare la padrona di casa, rimasta vedova da poco. Qui, oltre a gettare le basi per la fondazione del suo nuovo convento, Teresa attende alla stesura di quello che sarà un testo cardine del genere autobiografico, il Libro della Vita. Ma… e se la santa avesse lavorato in parallelo a un diario più intimo, redatto per evocare il suo passato e raccontarsi come essere umano, non solo come religiosa?
Consigliato a… chi vuole conoscere una Teresa d’Ávila, se non libera da vincoli e doveri, sicuramente pronta a combatterli, una donna capace di determinare il proprio destino in una società pensata da e per gli uomini.
Cosa ci è piaciuto di più: come l’autrice reinventa una straordinaria e suggestiva figura femminile che diventa simbolo di radicalismo ed emancipazione.
Caro Pier Paolo
Autrice: Dacia Maraini è autrice di romanzi, racconti, opere teatrali, poesie e saggi, tradotti in oltre venti paesi. Gli editori di riferimento sono Rizzoli e Einaudi. Dacia Maraini è una tra le più conosciute scrittrici italiane ed è stata anche una delle favorite per il Premio Nobel alla Letteratura.
Editore: Neri Pozza.
Genere: libro di ricordi sull’amicizia di Dacia Maraini con Pasolini.
Pagine: 240.
Trama: Dacia Maraini è stata una delle amiche più vicine a Pier Paolo. E in queste pagine la scrittrice intesse un dialogo intimo e sincero capace di prolungare e ravvivare un affetto profondo, nutrito di stima, esperienze artistiche e cinematografiche, idee e viaggi condivisi con Alberto Moravia e Maria Callas alla scoperta del mondo e in particolare dell’Africa. Maraini costruisce questa confessione delicata come una corrispondenza senza tempo, in cui tutto è presente e vivo.
Consigliato a… chi, attraverso incontri personali e pubblici, esperienze di viaggio e momenti di letteratura, dialoghi anche accesi e condivisione di angoli di solitudine, vuole attraversare il secondo Novecento affianco a Pier Paolo Pasolini, a Dacia Maraini e al suo compagno di vita, lo scrittore Alberto Moravia.
Cosa ci è piaciuto di più: il modo intimo e discreto con cui l’autrice omaggia l’amico che tanto ha contato nella sua vita con una memoria commossa, sotto forma di lettere senza risposta.
(articolo in collaborazione con Upday)
Fonte: www.illibraio.it