Quattro giovani donne condividono un appartamento con un bel terrazzo a Barcellona. La loro vita, però, è tutt’altro che semplice: Nati, Patri, Marga e Àngels sono legate da un rapporto di parentela e da quella che la medicina e lo Stato definiscono disabilità intellettiva. Femminista, anarchica, disinibita, Nati finisce spesso nei guai. Lo sa bene Patri, che teme di perdere la casa per via di quelle intemperanze. Ma il vero rischio, in questo momento, sta nella scelta di Marga, che di punto in bianco ha deciso di andare a occupare un appartamento dove manca tutto, però ha la libertà di stare con chi vuole senza essere controllata. Grazie al romanzo autobiografico che Àngels sta scrivendo con la tecnica della «lettura facilitata», il lettore si affaccia sul passato delle cugine ricostruendo il mosaico delle loro vite. Un manifesto contro la violenza dell’eteropatriarcato presente nella società e nelle istituzioni, ma anche una celebrazione del corpo, della sessualità femminile, e un inno alla capacità rivoluzionaria del linguaggio, strumento potente e anticonformista.