Alberto ha cinquant’anni e vive solo col vecchio padre in una città, Milano, che sente come una gabbia ostile. Lavora come oscuro impiegato in una casa editrice, in continuo contatto con la creatività altrui senza mai riuscire a esprimere la sua. Ma soprattutto non conosce l’amore di una donna. È la sua pancia il problema, una pancia che gli impedisce di vedersi i piedi e gli impedisce tante altre cose, che si frappone con la sua sporgenza tra lui e una possibile moglie. Alberto decide allora di investire tutti i suoi risparmi in un periodo di cura nella mondana Casa della Respirazione, in Andalusia. Lì, tra diete, ginnastica, agopuntura, massaggi e yoga, «la sua pancia, origine di tutti i suoi mali morali, sarebbe rientrata in dentro come una fisarmonica premuta». Lontano dalla nebbia della sua città, Alberto si lascia ammaliare dall’assolato paesaggio andaluso e, al di là del mare, dal miraggio dell’Africa, terra di sogno e forse di riscatto. Durante il soggiorno, è attratto da una marsigliese e poi da una olandese, conosce il primo amore, trova ispirazione per scrivere il suo primo libro, e poi parte per un viaggio in Marocco. Insomma, Alberto sembra finalmente pronto a far sbocciare improvvisa la vita... Sfoglia le prime pagine