All’alba del Novecento, quando la cometa di Halley sembra presagire la fine del mondo, nella stazione inattiva di San José de las Cañas un uomo passa le serate bevendo gin e immaginando di vedere, un giorno, una locomotiva avvicinarsi a tutto vapore. Il suo nome è Stirling ma tutti lo conoscono come Estirlin, viene da un villaggio della Scozia e ha la strana abitudine di morire ogni volta che la vita glielo impone. Nell’inutile attesa di essere nominato capostazione, Estirlin conduce una monotona esistenza insieme al figlio Rawson, di madre ignota, e a una donna, Pajita Díaz, trasferitasi da poco nel paesino, che come lui sa cosa significa la vista di un vagone che si perde in lontananza. Ma le cose iniziano a cambiare quando un profilo all’orizzonte annuncia l’arrivo del famoso e pluriricercato bandolero Filisbino Nieto, nonché suo rivale in amore... Tra imprevedibili resurrezioni e passioni turbolente, i destini di Estirlin e Pajita si intrecciano alle avventure del contrabbandiere e dei suoi sette uomini fino al confine con il Brasile, mentre intorno si muovono criminali di ogni tipo e una compagnia inglese impegnata nella costruzione della ferrovia. E intanto, l’avanzata inesorabile del treno promette, forse a vuoto, un futuro migliore. I magnifici otto è la riscrittura originale e rocambolesca di un classico romanzo western, dove il reale e il fantastico si mescolano in una coinvolgente parodia del potere e della guerra.
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