Tredici racconti brevi e compatti, caratterizzati da un'impronta cortazariana, con quel loro mescolare realtà e fantastico quotidiano, tragedie della storia e interiorità inquietanti. Il fil rouge però, sebbene non presente in tutti i racconti, è quello della dittatura argentina, di coloro che ne subirono le conseguenze visti per lo più a trent'anni di distanza, con eventi che sembrano precipitare dal passato a distorcere e turbare il presente. Così accade nel primo racconto, dove il protagonista incontra per caso in treno l'uomo a cui, durante la dittatura, aveva dato senza conoscerlo il proprio passaporto per farlo espatriare e salvarlo. Con il suo nome, quell'uomo ha vissuto e amato, e ora il protagonista vorrebbe anche lui cambiar vita? Accanto a queste storie più legate alla realtà politica, se ne affiancano altre più "fantastiche", a volte perfino allegoriche, che indagano nella parte oscura della quotidianità, tra i sogni e gli incubi, i desideri e l'irrealtà della realtà.