Il notaio Ersilio Cristalli è appena arrivato a Boscobasso e si è già scontrato con il maresciallo Bellomo. Passi il fatto di averlo quasi investito, ma installarsi nella villa del fu liutaio Antonio Arcari è davvero troppo: significa precludere ogni possibilità di ritorno dell’amata Edwige Dalmasso. Ma così è. Il notaio a Boscobasso potrà esercitare la sua professione, superare quel piccolo handicap dell’altezza, anzi, della bassezza, che tante prese in giro gli ha causato, e soprattutto dedicarsi al suo sogno segreto di diventare un attore. Peccato che don Fausto prima gli prometta il ruolo da protagonista nella recita di Natale e poi esiti, comportandosi in modo molto misterioso. Non solo: Amilcare Fantini, titolare dell’omonima officina del paese, decide di passare a miglior vita e lascia il notaio esecutore testamentario delle sue ultime volontà, ma un imprevisto farà saltare i piani. Mirella Fantini, nipote del meccanico e suora in quel di Brescia, si presenta alla porta del notaio in una gelida mattina di dicembre, senza velo e ben decisa a non indossarlo mai più. Con quell’eredità, i progetti per la sua vita sono cambiati... Come se non bastasse, l’auto dell’impiegata comunale Gigliola Bittanti, proprio quella sotto cui è morto l’Amilcare, sembra sparita nel nulla, e don Fausto è vittima di un ricatto a luci rosse. Ancora una volta, tocca al maresciallo Bellomo e ai suoi sottoposti indagare e risolvere il mistero; tra invidie, tradimenti, pettegolezzi ed equivoci, mentre storie d’amore nascono ed altre sono sul punto di finire.