Sono ammantati di un fascino fiabesco i protagonisti di quell’enigma che è, per i bambini, la realtà degli adulti. Ed ecco allora il prefetto Tarangolian, conoscitore degli intrighi della società e del cuore umano. E Pasckano, truffatore dalla ferinità quasi leggendaria; e poi imbroglioni, cavalieri, fanciulle purissime e streghe temibili: sono gli abitanti di Cernopol, immaginario crocevia di mille popoli e tradizioni al tramonto dell’impero austroungarico. Filo conduttore delle tante vicende è la devozione dei bambini per un eroe puro e senza macchia, il maggiore Tildy che, per difendere l’onore della sua affascinante e malatissima moglie, sfida a duello tutta l’alta gerarchia dell’esercito in cui serve. E se il maggiore, con la sua granitica serietà e l’inettitudine nell’arte della finzione e del compromesso, diventa lo zimbello ideale per lo scaltro popolo di Cernopol, per i bambini il destino di questo cavaliere è il malinconico simbolo dell’uscita dall’infanzia e della fragilità di un mondo ambiguo ma ricco di poesia e umanità.